Le fratture del pavimento orbitale sono spesso frutto di incidenti stradali o di violenze. Ad oggi, sono stati utilizzati numerosi materiali e metodi per ricostruire il pavimento orbitale. Questo studio descrive un metodo semplice, preciso ed economico per trattare le fratture orbitali utilizzando tecnologie di stampa 3D in combinazione all’impiego dell’osso autologo, il caso riguarda un paziente di 64 anni con una frattura del pavimento orbitale. Un modello virtuale 3D del sito di frattura è stato prodotto usando immagini TC del paziente.
Inoltre, è stato creato un modello personalizzato virtuale del sito di difetto. Il modello tangibile è stato successivamente usato durante l’intervento chirurgico per scolpire un impianto individuale di pavimento orbitale autologo. La ricostruzione virtuale del pavimento orbitale e la replica fisica hanno migliorato l’accuratezza e l’efficienza complessiva della procedura chirurgica. L’impianto a pavimento autologo orbitale scolpito ha mostrato un’ottima vestibilità in vivo. La combinazione della pianificazione virtuale e della stampa 3D offre un metodo di trattamento preciso e conveniente per le fratture del pavimento orbitale.
3DIFIC ritiene che una semplice idea come quella trattata nell’articolo porta evidentemente dei rapidi e tangibili miglioramenti sulle procedure attualmente usate. Usando le immagini che vengono già prodotte e facendo ricostruzioni tridimensionali che già vengono eseguite all’interno di ogni ospedale si possono amplificarne i vantaggi se questi volume rendering vengono creati e dati in mano ai professionisti che ogni giorno lavorano nel campo sterile